Rubin: «Con i “trick” abbiamo coinvolto anche le famiglie»
1. Come gli altri allenatori del PSG, abbiamo organizzato una serie di appuntamenti settimanali via Zoom dove erano proposte esercitazioni, sfide o altre iniziative.
2. In generale i ragazzi hanno reagito bene. Durante il primo lockdown, una parte consistente è stata sempre presente e disponibile, qualcuno lo è stato saltuariamente e qualcun altro non è riuscito ad accettare la logica dei collegamenti via computer. In quest’ultimo periodo invece abbiamo coinvolto un po’ tutti con la challenge dei “trick” con una classifica legata alle “finte” che è andata avanti fino all’Epifania ed è stata un successo, ha coinvolto anche molti genitori e i ragazzi per essere pronti si sono esercitati da casa.
3. La ripartenza sarebbe da curare adesso, coinvolgendo il più possibile i ragazzi al campo anche se non si gioca, in modo che quando si ripartirà non abbiano perso la voglia di stare insieme. Per quanto riguarda il mio gruppo in realtà la risposta è stata sempre buona. Anche quelli che non si vedevano su Zoom, al campo si sono sempre presentati.
4. L’aspetto mentale e psicologico è quello che più li danneggia, anche per quanto riguarda il fisico perché se uno molla, non si immedesima in questa situazione, fa in fretta ad arrendersi. Del resto, in questo periodo molti ragazzi da sempre smettono anche in un contesto di normalità e ora tutto è amplificato. Il mio consiglio è di continuare a impegnarsi e non mollare, perché prima o poi (si spera prima che poi) dovrà finire… Mi rendo conto che non sia facile. Sono contento perché vedo i ragazzi più sereni. Ho quelli di seconda media che sono rientrati a scuola e già questo è stato positivo. Stanno rispondendo bene, anche noi mister siamo stati bravi a coinvolgerli.