Gli incontri di psicologia proseguono in diretta sulla pagina Facebook

Nei giorni scorsi l’appuntamento con Barbara Giacobbe per approfondire le tematiche del gruppo si è svolto online. Il tema: aggressione o iper-adattamento, strategie da insegnare ai ragazzi. Prossimo incontro su idoli e messaggi educativi

Nei giorni scorsi la nostra Barbara Giacobbe, psicologa e psicoterapeuta, ha affrontato le tematiche del gruppo in un incontro intitolato: “Aggressione contro iper-adattamento, strategie per insegnare ai ragazzi a vivere il gruppo”. Un argomento attuale, anche considerando le restrizioni del momento dovute al coronavirus. La serata è stata trasmessa in diretta Facebook, invece che “dal vivo” in sede come nell’ultima partecipata riunione che aveva toccato il tema della gestione delle sconfitte e delle vittorie. È stato comunque un buon successo, con molti utenti collegati, nonostante qualche inevitabile problema tecnico.

Ecco il resoconto dell’approfondimento di Barbara Giacobbe: «In una società che – secondo Baumann – è liquida e frammentata perché ha perso valori solidi, non ci sono più riferimenti specifici. Si è quindi più insicuri, in ogni ruolo. E allora far parte di un gruppo che fondamentalmente condivide gli stessi valori ci aiuta a sentire maggiore consapevolezza nei messaggi che trasmettiamo ai ragazzi. Vale per noi adulti che siamo essenzialmente educatori, ma vale anche per i ragazzi. Oggi più che mai, per questi motivi, il bisogno di far parte di una comunità è molto forte.

Ma sopratutto in questi giorni viviamo la comunità da distante, come una cosa a parte rispetto alla realtà familiare. Il rischio è quello di vedere l’altro come un nemico. Prevale la paura. Dobbiamo quindi mantenere forti i legami comunitari. i ragazzi ne hanno bisogno. Del resto facciamo parte di un gruppo da quando nasciamo. Il gruppo famigliare struttura il nuovo individuo e viceversa, questo vale anche per una squadra.

Una partita può essere determinata dal gruppo, dai singoli dentro al gruppo, dal contesto o dall’influenza dell’allenatore. Noi adulti dobbiamo aiutare i ragazzi a vedere tutto ciò che c’è intorno, la complessità del gruppo. Ci sono poi dinamiche inconsapevoli, determinate dalle emozioni di tutti. Non c’è mai una sola spiegazione.

Il gruppo non è la somma degli individui ma è un’alchimia che si forma nel complesso, qualcosa di magico in un certo senso. Difficile da spiegare. Nel gruppo una delle prime regole è che tutti siamo degni, abbiamo uguale valore e dobbiamo aiutare i ragazzi a differenziare la prestazione dalla persona, si può sbagliare e perdere ma questo non vol dire che siamo senza valore. Non è una classificazione.

Un momento dell’incontro precedente sulla gestione di sconfitte e vittorie

Dobbiamo anche accompagnare i ragazzi a vivere nel modo giusto le vittorie e ad accettare le sconfitte. L’atteggiamento deve essere sempre rispettoso.

Altra regola è quella della contrattualità, ciascuno nel suo ruolo è degno e agisce nell’interesse del gruppo. Le decisioni a volte vanno calate dall’alto però sempre motivate.

Quest’anno al PSG abbiamo attivato anche lo sportello d’ascolto, mi è capitato di parlare con ragazzi che avevano difficoltà a esprimere un punto di vista nei confronti dell’allenatore. Giusto allora spingerli al confronto, tutti noi abbiamo un proprio potere contrattuale anche con ruoli ed età differenti.

La possibilità di cambiamento è un’altra regola all’interno del gruppo. Ritengo che sia sempre possibile trovare delle soluzioni ai problemi, senza gettare la spugna. i ragazzi hanno bisogno di adulti che rimangano fedeli al loro ruolo. Si può sempre cambiare l’interpretazione, sia per noi adulti e sia per i ragazzi. Specie in fase evolutiva.

Ultimo punto, la dimensione della mitezza e dell’eleganza. Come ne parla Bobbio, non è arrendevolezza o passività, ma la capacità di far valere se stessi in maniera etica e non violenta utilizzando l’agonismo con eleganza».

Prossimamente è previsto un nuovo appuntamento con Barbara Giacobbe sul tema: “Idoli e modelli di riferimento di grandi e piccini: quali messaggi educativi?”.

Per ogni informazione o richiesta: sportello@psgcalcio.it